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Nodo senza nodo - Classico terminale utilizzato nella pesca sportiva del carpa
Quick Tips
07 Febbraio 2024 R.
Adrian Baron
Nodo senza nodo - Classico terminale utilizzato nella pesca sportiva del carpa
Il "Rig senza nodo" è il più fondamentale e semplice montatura nel carpfishing. Fu popolarizzato all'inizio degli anni novanta del XX secolo e ha cambiato per sempre il mondo della pesca alla carpa a livello globale.
Si potrebbe addirittura affermare che questa montatura ha posto le basi per uno dei metodi di pesca più popolari di oggi, ovvero il carpfishing. Grazie alla sua semplicità e all'eliminazione totale dell'anello debole, che è il nodo, il materiale su cui viene legato mantiene praticamente il 100% della sua resistenza.
Quando è meglio utilizzare questo rig?
Questo tipo di rig è particolarmente efficace con esche affondanti, a partire dai boilies proteici, passando per i pellet fino a ogni tipo di semi. Dimostra anche un'alta efficacia quando usato in abbinamento con esche bilanciate come i wafters o con combinazioni di esche affondanti e galleggianti, ovvero i famosi "snowman".
1 Misuriamo il tratto adeguato di treccia per il terminale e poi lo tagliamo con le forbici.
2 È consigliabile tagliare un pezzo di materiale leggermente più lungo per facilitare i passaggi successivi. La lunghezza ottimale del terminale è di circa 20-25cm, tuttavia vi incoraggio a sperimentare e allungarlo quando si pesca su fondali fangosi o accorciarlo quando si posiziona l'attrezzatura su un fondale duro e ghiaioso.
3 All'estremità di uno dei capi del trecciato annodiamo un piccolo cappio che servirà per montare l'esca sul "capello" e per fissare lo stopper.
4 Scegliamo l'esca.
5 Utilizzando un ago, montiamo l'esca sull'asola precedentemente legata.
6 Stiamo preparando i fermi per bloccare l'esca sul hair rig.
7 Inseriamo lo stopper nel laccetto che abbiamo fatto passare attraverso l'esca e lo stringiamo. Lo stopper protegge l'esca dallo scivolare via dal hair rig.
8 Scegliamo l'amo da carpa.
9 Attraverso il suo occhiello facciamo passare l'estremità libera del trecciato. Questo deve essere fatto dal lato esterno dell'amo, come mostrato nella foto.
10 Determiniamo la lunghezza del capello. L'esca precedentemente montata faciliterà sicuramente questo compito.
11 Iniziamo a legare il "nodo senza nodo".
12 È importante prestare attenzione alla direzione in cui iniziamo ad avvolgere il trecciato attorno allo stelo dell'amo. È meglio farlo nella direzione della curva morbida dell'occhiello, poiché in questo modo si minimizza la possibilità che le spire scivolino via sotto grandi sollecitazioni e si prevengono anche le abrasioni del trecciato contro l'estremità dell'occhiello, che non è sempre rifinita in modo liscio.
13 Effettuiamo alcuni (idealmente 7-8) avvolgimenti attorno al gambo dell'amo, procedendo verso l'arco del gomito.
14 Ritorniamo ad avvolgere verso l'occhiello dell'amo, facendo questo massimo 2-3 volte.
15 Ripassiamo nuovamente il trecciato attraverso l'asola dell'amo, ricordandoci di farlo dal lato esterno dell'amo.
16 Ricorda di posizionare i giri della tua treccia sul gambo dell'amo in modo che il "hair rig", ossia il tratto con l'esca montata, esca perfettamente dal lato esterno (dorso) dell'amo.
17 Lascia l'estremità libera del trecciato terminare con un classico nodo a "otto".
18 Utilizza lo strumenta di tensione/forbici per tendere il terminale pronto in modo che le spire e il passante si stringano correttamente.
Dati di contatto
Negozio fisico: via Mikołaja 9A, 47-400 Racibórz tel. +48 883 474 729
